Finalmente ragazzi abbiamo tra le mani una console arcade differente rispetto a quelle viste finora nell'ultimo anno.
Sì perchè questa Powkiddy RGB10 MAX monta un bellissimo display da 5.5 pollici 16:9 e non ha paura di farci girare i vecchi giochi arcade sviluppati con tutt'altra risoluzione.
Non si può avere certo lo stesso entusiasmo per quanto riguarda la qualità dei materiali, ma andiamo a scoprirlo insieme nella recensione.
Unboxing
Come siamo ormai abituati, nulla di particolare in questo capitolo.
La scatola è addirittura più scarna di quelle Anbernic, abbiamo solo il marchio della console ed il modello.
All'interno troviamo:
- console RGB10 MAX
- cavo usb Type-C - USB 2
- manualino di istruzioni
Le istruzioni sono tre facciate di numero in lingua inglese e cinese e ci mostrano solo l'immagine della console e le combinazioni di tasti hotkeys.
Touch and Fell e Design
Il formato della console ricorda molto quello di una Nintendo Switch Lite, con il suo grande schermo 16:9 ed i controlli posti ai lati con la doppia levetta analogica, in questo caso incassate sotto scocca.
Sono inoltre presenti due nuovi bottoni in alto che fanno specchio a quelli di SELECT e START posti nella parte bassa della console.
I comandi hanno un gioco eccessivo, la croce direzionale in particolar modo, mentre le levette analogiche sono abbastanza buone, ma nulla in confronto alla qualità di quelle Anbernic.
Nella parte superiore, oltre ai tasti L1, R1, L2, R2, troviamo tutto il resto dei comandi e delle porte della console.
Partendo da sinistra abbiamo:
- tasto di accensione
- tasto di reset
- tasto per l'attivazione/disattivazione del WiFi
- porta USB type-C per dati ed alimentazione
- ingresso audio Jack da 3.5
- porta USB type-C OTG per dati e collegamento joypad via cavo
- ingresso per scheda Micro SD
- tasto per regolazione del volume
Mentre nella parte inferiore sono presenti soltanto i due speaker.
Il punto dolente di questa console è la qualità dei materiali di costruzione.
Se avete in casa una qualsiasi console Anbernic noterete una differenza enorme tra le due portatili.
Nel nostro caso la RGB10 MAX ha una scocca di plastica molto fina (abbastanza da creare un alone attorno al led di accensione per via della luce che le passa attraverso), e la croce direzionale fa parecchio gioco, vibrando e facendo un rumore molto simile a quando scuotete un ovetto Kinder.
Specifiche tecniche
La RGB10 MAX è l'evoluzione della vecchia RGB10 uscita nel luglio del 2020 e porta con se una serie di migliormenti importanti che ne giustificano la differenza di prezzo (circa 30 euro tra le due console).
Processore e RAM restano purtroppo invariati, abbiamo l'economico ed affidabile Quad Core RK3326 da 1.5 Ghz, 1GB di RAM che ormai siamo abituati a vedere anche nelle ultime Anbernic uscite.
Discorso diverso per lo schermo che passa da un display IPS da 3.5 pollici 320x480 ad un ottimo IPS da 5.5 pollici con risoluzione 845x480px. Questo è in assoluto il punto di forza di questa console perchè a mio avviso offre un'ottima esperienza di gioco anche con i vecchi titoli che pensavo risultassero molto più deformati.
La batteria è un altro punto a favore perchè passiamo da 2800 a 4200 mAh, che ci garantisce circa 5 ore di gioco e il supporto della micro SD passa da 128 a 256 GB.
La connettività ha un piccolo punto interrogativo perchè guadagnamo il WiFi, che nella precedente versione non era presente, e dovremmo avere anche il bluetooth, ma non c'è stato modo di farlo funzionare.
Ho cercato di collegare diverse periferiche tra joypad e tastiere ma nessuna veniva rilevata in alcun modo.
Non è ancora chiaro se si tratti di una mancanza effettiva del supporto, di un problema hardware o software, ma cercherò di tenervi aggiornati in merito.
Come porte abbiamo 2 USB type-C di cui una OTG, che ci offre la possibilità di collegare un joypad via cavo, un ingresso Micro SD ed il classico jack audio da 3.5.
Le dimensioni ovviamente subiscono un incremento, ma ben contenuto viste le dimensioni dello schermo: passiamo da un 144x63x16 a 185x76x17mm. E' abbastanza scomoda da tenere in tasca ma resta comunque abbastanza portatile come console.
Sistema operativo
Il sistema operativo è il classico Emuelec che montano le console Anbernic, quindi basato su emulation station con emulazione RetroArch, ma con un tema leggermente diverso che si sposa molto bene con le dimensioni dello schermo.
Gli emulatori sono organizzati a schermate e possono essere scorsi da sinistra a destra tramite le frecce direzionali, è anche possibile saltare dall'uno all'altro premendo il pulsante B sulla home e utilizzando il menù veloce che appare sulla sinistra.
Gli emulatori installati di default sono:
- Final Burn Alpha
- MAME
- Capcom CPS1,2,3
- NeoGeo
- NeoGeo Pocket
- NeoGeo Pocket Color
- MSX
- PC Engine
- Famicom e Nintendo
- Game Boy
- Game Boy Advance
- Game Boy Color
- Super Famicom e Super Nintendo
- Nintendo 64
- Sega Genesis
- Sega MasterSystem
- Sega Gamegear
- Sega Dreamcast
- Sony Playstation
- Sony PSP
Premendo il tasto START si entra nelle impostazioni di Emuelec e qui come al solito abbiamo moltissime possibilità.
Cambiare il tema, aggiungere e mappare controller, impostare la connessione di rete, fare gli aggiornamenti, cambiare la risoluzione dello schermo, sono solo alcune delle funzionalità presenti.
Tra le varie voci è anche presente la modalità sviluppatore che ci permette, tra le varie cose, di fare l'overclock della console per portarla alla massima potenza. Personalmente è una cosa che vi sconsiglio perchè la differenza di prestazioni non è molta, ma la batteria va giù molto più velocemente e la console inizia a scaldare parecchio durante il gioco.
Finalmente, per uscire da un gioco, non è più necessario passare per il menù di retroarch, ma basta premere due volte la combinazione SELECT + START all'interno del gioco per essere riportati sulla schermata principale.
Gameplay
Poche sorprese per quanto riguarda l'emulazione.
Il processore è sempre lo stesso, quindi anche in questo caso nessun problema per i vecchi arcade, buone le prestazioni per Nintendo 64 e PlayStation 1, anche i giochi non vengono deformati troppo con questo schermo, devo dire che è piacevole giocare anche in modalità 16:9 per sfruttare tutta la grandezza del display.
Se la cava anche la PSP solo nel caso di giochi leggeri, perchè se iniziamo a giocare a qualche open-world dove quasi tutto lo schermo è in movimento, il framerate si riduce drasticamente e l'esperienza di gioco risulta fastidiosa.
Assolutamente bocciata la Dreamcast che risulta praticamente ingiocabile a tutto.
Si può tentare qualcosina con i picchiaduro in 2D ma per il resto è da dimenticare.
Considerazioni
La Powkiddy RGB10 MAX si trova su AliExpress e Bangood intorno a 110 € (mentre su Amazon tocca i 150 €) che è un prezzo di tutto rispetto per quello che offre.
Peccato per la qualità dei materiali e per il processore che è sempre lo stesso, altrimenti avremmo avuto sicuramente un best-buy tra le mani.
C'è poi il problema delle prestazioni più scarse rispetto alla vecchia RGB10, questo perchè il nuovo schermo con risoluzione 854x480 px richiede più potenza di calcolo ed il vecchio processore (mantenuto anche in questa versione) fatica un pò rispetto alle altre console che hanno display più piccoli.
La scelta di puntare tutto sulla dimensione e sulla qualità dello schermo deve essere vista come trampolino di lancio per il nuovo format delle console portatili che speriamo di vedere entro fine 2021.
In conclusione è comunque una buona console che vi farà sicuramente passare delle ore divertenti, è adatta anche a chi è alla prime armi, ma non la consiglio come regalo per i propri figli piccoli vista la qualità dei materiali e la scarsa resistenza agli urti.
VOTO | ||
8 /10 | ||
PRO | CONTRO | |
- schermo grande e di qualità | - scarsa qualità dei materiali | |
- ottima risoluzione 854x480 px | - dimensioni un pò eccessive per una console portatile | |
- durata della batteria | - pessima emulazione da PSP in su | |
- adatta per chi è alle prime armi | - processore e RAM ormai datati per questa risoluzione |